UN TERRIBILE CICLONE

Il 17 agosto 1756 un turbine eccezionale si scatenò su Padova danneggiandola gravemente Andarono rovinate molte case, orti, chiese, ma il danno più grave lo sofferse la nostra storica sala della Regione.

Di questo insigne monumento crollò il tetto, parte del quale cadde nell'interno rovinando il pavimento e parte sulla loggia verso la Piazza dei Frutti della quale rimase in piedi una piccola parte verso il Palazzo delle Debite.

I rottami del tetto travolti dal ciclone assieme agli archi ed alle colonne volarono con rumore assordante sulla piazza 'e nelle contrade vicine ed unite alle pietre ed alle tegole degli altri edifici crearono un ingombro enorme.

I cittadini come pazzi correvano a cercar rifugio, ma per fortuna in mezzo a tanto disastro non si ebbe a deplorare alcuna vittima e questo fu caso miracoloso davvero.

Del memorando fatto esiste un quadro dipinto da testimonio oculare, quadro posseduto da un'onorata famiglia padovana e che viene esposto ogni anno nell'anniversario del disastro.

Il Senato Veneto fece riparare il Salone come attualmente si vede, e diresse i lavori Bartolomeo Ferraeina, più meccanico che architetto, il quale vi aggiunse la meridiana od orologio solare ancora esistente.

 

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Ignazio Sommer (Merzio)